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Il Comune di Pompei nasce il 29 marzo del 1928, con una legge speciale firmata da Vittorio Emanuele III, re d’Italia. Secondo fonti dell’epoca sono ‘circa 7000’ i residenti del nuovo Comune.
La sede scelta è subito Palazzo De Fusco, che ospita ancor oggi il Municipio. La struttura era un vecchio albergo posto proprio di fronte al Santuario. Alle spalle la Fonte Salutare, le antiche terme, il parco di maggior richiamo per chi arrivava a Valle.
Lo Stemma Civico viene concesso in data 30 maggio 1929, con decreto registrato alla Corte dei Conti e trascritto nei registri della Consulta Araldica e dell’Archivio di Stato. Il Gonfalone municipale, invece, viene concesso con decreto del 15 dicembre 1930.
Dal 9 gennaio 2004 Pompei è stata insignita del titolo di “Città”.

LA CITTA’
Il territorio di Pompei, confina con le limitrofe cittadine di Boscoreale, Scafati, Torre Annunziata, Castellammare di Stabia e Santa Maria la Carità.
Dieci le frazioni (Mariconda, Messigno, Ponte Nuovo, Treponti, Fontanelle, Parrelle, Ponte Izzo, Ponte Persica, Fossavalle, Chiesa della Giuliana), per un territorio che si estende su 12,42 Km quadrati. Tre le linee ferroviarie.
Posta alle falde del Vesuvio, sul versante Sud a 14 m. di altezza sul livello del mare, Pompei è un centro religioso e turistico d’interesse mondiale per la contemporanea presenza di un vasto patrimonio archeologico unico al mondo e del Santuario della Beata Vergine del Rosario: l’uno, raggiunto annualmente da milioni di visitatori rapiti dal fascino della città dissepolta, l’altro, meta di foltissimi pellegrinaggi.
Al centro della città il grande Santuario dedicato alla Beata Vergine del Rosario, mentre nella zona a nord-ovest si estendono i 63 ettari del Parco Archeologico di Pompei Antica.
Al 2016 il Comune di Pompei conta 25.196 residenti, 8.900 famiglie, un’età media di 41,2 anni. Tasso di natalità 9,6. Reddito medio 9.245 euro pro capite.
In quasi novant’anni di storia si sono succeduti 20 Sindaci. L’ultimo è Carmine Lo Sapio, eletto nel settembre del 2020 alla testa di una coalizione di centro-sinistra.

LA STORIA
La città antica, fondata dagli Osci Campani nel VII sec. a.C. e così battezzata in onore di Ercole (Pompe) fu importante snodo commerciale, inizialmente greco, poi etrusco, successivamente sannita e romano.
La terribile eruzione del ’79 d.C. la distrusse e solo nel XVIII secolo cominciarono i primi scavi per poterne, successivamente, visitare le antiche rovine. Il centro attuale, sorto intorno al Santuario, trae le sue origini da una comunità parrocchiale sorta nel IX secolo intorno alla primordiale Chiesa del SS. Salvatore, detta “Campo Pompeiano”. Successivamente, con il nome di Valle di Casale, ebbe un castello, prima feudo di Luigi Caracciolo e poi di Ferdinando D’Aragona.
Nel 1593 divenne proprietà di Alfonso Piccolomini, ma per lo straripamento del fiume Sarno, si spopolò divenendo poi, una zona malsana e infestata dai briganti. Ed ecco giungervi nel 1872, l’avvocato Bartolo Longo, originario di Latiano di Puglia, che contribuì inizialmente a radunare i pochi abitanti dispersi intorno alla Chiesa dedicata alla Vergine del Rosario, fatta erigere dal caro Benefattore – Fondatore, oggi proclamato Beato ed in attesa di canonizzazione.
Da quel momento Questi divenne l’uomo chiave per la costruzione delle immense opere di carità e di assistenza all’infanzia, in special modo, che rendono Pompei famosa in tutto il mondo e polo aggregante di numerose iniziative di solidarietà. La memoria di Bartolo Longo è oggi commemorata dal monumento nella grande Piazza a Lui intitolata nel cuore della città.